Castello di Fumome

Castello di Fumome

La storia del castello di Fumone ha origini antichissime. L’altura di 800 mt ove è collocato Fumone si trova tra la valle del Sacco e la strada che collegava Roma e Napoli: la via Latina. Il nome di Fumone nasce dall’antica funzione di comunicazione effettuata con segnali di fumo, segnali che annunciavano le invasioni di nemici provenienti da sud e diretti a Roma.

Appartenuto agli Ernici (popolazione antica residente nell’alta Ciociaria), Fumone, è segnalato come luogo di rifugio del Re Tarquinio il Superbo scacciato da Roma e in cerca di alleanze. A partire dal X secolo d. C. la storia di Fumone è strettamente legata a quella della Chiesa, diventando residenza di molti Papi. Il castello di Fumone nei secoli fu trasformato dalla famiglia Longhi in propria residenza di campagna. Oltre al santuario, i discendenti del cardinale Guglielmo, costruirono il gigantesco giardino pensile, ampliarono il palazzo aggiungendo al mastio la parte seicentesca del Piano Nobile, e settecentesca confinante con il giardino. Nel 1990 i marchesi Fabio e Stefano, attuali proprietari del Castello di Fumone, lo hanno aperto al pubblico.

Il castello è legato a vari eventi misteriosi come quello della morte del marchesino Francesco Longhi avvenuta alla metà del 1800. Il piccolo corpicino imbalsamato è ancora custodito nell'Archivio del Castello.


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